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Espressioni inventate da Shakespeare che usi senza saperlo

  06 Aprile 2017

Le opere di William Shakespeare hanno lasciato una grande impronta nella lingua inglese e, di conseguenza, anche nei nostri modi di dire quotidiani

Tutti riconoscono la grandezza del Bardo, nato il 23 aprile (1564) e scomparso nella stessa data del 1616, ma pochi sono consapevoli del fatto che quotidianamente lo citiamo parlando di amore, di purezza, follia e di notti in bianco alle prese con l’insonnia. Ecco alcune frasi e modi di dire che ormai, per abitudine, appartengono al nostro modo di comunicare… voi sapevate di usarle?

ROMPERE IL GHIACCIO “La Bisbetica Domata”, 1590

NON HO CHIUSO OCCHIO “Cimbelino”, 1609

FUORI DI TESTA “Riccardo III”, 1633

MOLTO RUMORE PER NULLA “Molto rumore per nulla”, 1612

PURO COME LA NEVE “Amleto”, 1603

L’AMORE È CIECO “Il Mercante di Venezia”, 1605

TUTTO È BENE QUEL CHE FINISCE BENE “Tutto è bene quel che finisce bene”, 1603

E la lista potrebbe continuare! Noi del Teatro Le Maschere lo celebreremo con lo spettacolo bilingue in inglese e italiano dal titolo “Dear Willie“, in scena solo domenica 9 aprile alle ore 18.00 per bambini dai 10 anni in su e per tutti!

 

🎭 Scopri di più su: http://bit.ly/DearWillie
🎟 Biglietti scontati del 20% online solo fino alle 14.00 del giorno dello spettacolo: http://bit.ly/BigliettiScontati