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W.A.M. ironia della morte – in scena il 22, 25 e 26 gennaio

  20 Gennaio 2014

W.A.M.  ironia della morte  Nell’ambito della rassegna “Metti una sera a teatro“, mercoledì 22, sabato 25 e domenica 26 gennaio alle ore 21.00, nel nostro teatro sarà in scena lo spettacolo “W.A.M. ironia della morte“, di Carlo Picchiotti, con Daria Rizzotto, scene e costumi di Manuela Alessi, luci e suoni di Roberto Pietrangeli, produzione I Bachi da Sera.   NOTE DI REGIA “È un irriverente atto d’amore verso Wolfgang Amadeus Mozart, anzi verso Amadè, come lui stesso amava chiamarsi. La pièce vede in scena solo WAM, con il suo pianoforte, ed è un apparente monologo. Apparente, perché in realtà si trasforma nel suo divenire in un atto di accusa verso il pubblico che, a sua insaputa, si ritrova ad interpretare la parte più scomoda della vita di WAM: quella della nobiltà viennese. WAM si rivolge a lei, che ha riunito tutta, per farle ascoltare questo suo ultimo concerto, prima di affrontare la morte. Ed in questa sua ultima rappresentazione, spiega cosa l’ha convinto a morire: la mancanza di amore. Non ha ricevuto quello di sua madre, che in realtà ha sempre ignorato il suo genio, e neppure quello di Leopold suo padre, che l’ha invece sfruttato come fenomeno da baraccone presso tutte le Corti Europee. Non quello delle sue donne, dalla giovane cugina alla moglie Constanze, che ha sempre preferito i salotti mondani all’intensità della sua musica. Ed infine, è mancato l’amore dei sovrani: “troppe note…” era stato il commento dell’Imperatore, dopo aver ascoltato il capolavoro del Don Giovanni. WAM spiega quindi l’amore, anzi il suo amore, e ripercorre tutte quelle tappe della sua vita in cui gli altri non sono stati capaci di riconoscerlo, con il preciso intento di costringerli ora a capire, e a ricevere il suo ultimo tributo: un testamento musicare reso al suo pubblico, che finalmente potrà capire quanto il genio assoluto l’abbia potuto amare. Ecco, questo è WAM, un’altalena tra una smorfia ed un riso tragico, che racconta con devozione l’amore di un genio e la disperazione di un uomo.” Per info e prenotazioni 06 58 33 08 17 / [email protected]